I taralli sono uno dei prodotti da forno più amati e diffusi in Italia, con una storia che risale a secoli fa. Le loro origini sono contese, ma si pensa che abbiano radici antiche, probabilmente risalenti all’epoca romana o addirittura precedenti. Tuttavia, la versione bollita e glassata dei taralli, in particolare quelli pasquali, è una tradizione più recente e specificamente legata alla cultura culinaria del sud Italia, in particolare delle regioni come Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.
Durante la settimana santa e le celebrazioni pasquali, le famiglie del sud Italia preparano i taralli pasquali come parte delle loro tradizioni culinarie. Questi taralli sono spesso arricchiti con ingredienti simbolici, come la scorza di limone e arancia per rappresentare la freschezza della primavera e la rinascita.
La preparazione dei taralli pasquali è un’attività familiare che coinvolge spesso più generazioni. Le nonne e le madri insegnano alle figlie e ai nipoti le ricette tramandate di generazione in generazione, trasmettendo così un patrimonio culinario prezioso e unico.
La glassatura dei taralli aggiunge un tocco speciale, rendendo i taralli non solo gustosi ma anche belli da vedere. La glassa può variare, ma comunemente si utilizza una semplice glassa di zucchero a velo mescolata con succo di limone o arancia.
Ecco una delle tante ricette per preparare i taralli bolliti e glassati:
Ingredienti per i taralli:
- 500 gr. di farina di grano duro
- 100 gr. di zucchero
- 100 gr. di olio evo
- 3 uova
- Scorza grattugiata di 1 limone
- Scorza grattugiata di 1 arancia
- 1 bustina di ammoniaca per dolci (circa 16g)
- Un pizzico di sale
- 1 cucchiaio di grappa, anice o vino bianco (opzionale)
- Acqua q.b.
Per il glassare:
- 200 gr. di zucchero a velo
- goccia di succo di limone q.b.
- Acqua q.b. Procedimento:
Preparazione dei taralli:
- In una ciotola grande, mescola la farina, l’ammoniaca o lievito per dolci, il sale, le scorze grattugiate di limone e arancia, l’olio extravergine d’oliva e la grappa o il vino bianco secco.
- Aggiungi le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta.
- Lavora gli ingredienti per almeno 15 minuti fino a ottenere un impasto omogeneo (potete utilizzare una planetaria).
- Copri l’impasto e lascialo riposare per circa 30 minuti.
- Dopo il riposo, forma dei cilindri sottili con l’impasto e tagliali a pezzi di circa 8-10 centimetri.
- Unisci le estremità di ciascun pezzo per formare la classica forma a “ciambella”.
- In una pentola scaldate l’acqua, la temperatura non deve essere superiore mai agli 80 gradi (e consigliabile utilizzare un termometro).
- Immergi i taralli nell’acqua e lasciali cuocere fino a quando non salgono in superficie, avendo cura di muoverli con un manico di un cucchiaio di legno per non farli attaccare alla base della pentola, ci vorranno circa 2-3 minuti.
- Scolali con una mestolo forato e lasciali asciugare su un canovaccio pulito.
- Appena i taralli saranno asciutti incidere con la punta di un coltello lungo la circonferenza facendo attenzione a non tagliarli completamente e naturalmente a non tagliarsi le dita. Quando li tagliate la punta del coltello deve rimanere asciutta.
- Riscaldate il forno a 250° in modalità statica e cuocete per 10 minuti prima di abbassare la temperatura a 220° per altri dieci minuti e completare a 180° per altri 10 minuti.
- Una volta terminata la cottura lasciamo in forno a intiepidire con la porta leggermente aperta.
Preparazione del glassare:
- In una ciotola, mescola lo zucchero a velo con il succo di limone.
- Aggiungi acqua, un cucchiaino alla volta, fino a ottenere una consistenza densa e fluida.
Glassata dei taralli:
- Quando i taralli sono completamente asciutti, immergili uno alla volta nella glassa preparata.
- Scolali delicatamente per far gocciolare l’eccesso di glassa.
- Adagiali su una griglia o su un foglio di carta forno fino a quando la glassa non si è solidificata completamente.
- Se desiderate un effetto finale bianco, come quello che vedete nei panifici, è consigliabile fare una doppia glassata.
Una volta completata la glassata e asciugatura, i tuoi taralli bolliti e glassati saranno pronti per essere gustati! Puoi conservarli in un contenitore ermetico per mantenerli freschi più a lungo. Buon appetito!
Curiosità:
I taralli sono stati storicamente una parte importante della dieta mediterranea. Nelle culture antiche, erano considerati una sorta di “pane secco” utilizzato come cibo di conforto durante lunghi viaggi o periodi di carestia. In epoca romana, i taralli erano fatti con farina e acqua, e talvolta arricchiti con olio d’oliva e aromi naturali come il finocchio selvatico.
Buona Pasqua!